Sci Club Orsello
Lo Sci Club Orsello SSD a r.l. (Società Sportiva Dilettantistica senza scopo di lucro) svolge la sua attività prevalentemente nelle stazioni sciistiche Abruzzesi di Campo Felice e Ovindoli Monte Magnola e la stazione Laziale di Campocatino. Nasce il 10 Febbraio 2009 da un idea di Franco, Marco ed Andrea Ruggeri e si pone l’obiettivo di creare, gestire e sviluppare uno Sci Club che veda associati gli appassionati di Sci Alpino e delle Montagne dell’Altopiano delle Rocche, nonché tutti i relativi amici, parenti e conoscenti che ne manifestino il desiderio di farne parte. Lo Sci Club Orsello prende il nome dal Monte Orsello (2041 metri) che domina sull’Horsello Residence (nato nel 1974), ubicato in Via di Campo Felice a Casamaina, frazione del Comune di Lucoli (AQ).
Tra gli obiettivi principali, oltre quello di creare un settore agonistico di primo livello, c’è quello di creare più momenti di aggregazione e divertimento tra gli associati, attraverso l’organizzazione di attività comuni sia invernali che estive.
Anche nella Stagione Sportiva 2022/2023 lo Sci Club Orsello si è laureato per la quinta volta consecutiva Campione Regionale del Comitato Lazio e Sardegna della Fisi, vincendo il prestigioso Trofeo Girolamo Mechelli.
GLI OBIETTIVI
Anche per questa stagione, gli obiettivi restano invariati, pur imponendosi alcuni cambiamenti dovuti all’esperienza di questi anni e che andremo di seguito a precisare:
a) Meno agonismo, più intelligenza e valori
Nello sci alpino l’apprendimento della tecnica deve essere precoce, ma per noi la ricerca dei risultati agonistici deve essere secondaria, rispetto alla crescita personale e al benessere del giovane atleta. Per conseguenza, siamo contrari alla specializzazione precoce nei bambini e puntiamo alla multidisciplinarità e alla polivalenza.
b) Più attenzione al processo e minore attenzione al risultato
L’esperienza-gara nel suo complesso è qualche cosa di più, per il giovane atleta, sul piano degli apprendimenti e della crescita, che non il risultato cronometrico. Troppo spesso, viceversa, tutti noi abbiamo la tendenza a valutare le abilità del giovane, il lavoro svolto, sulla base del successo o dell’insuccesso pubblico.
Anche qui è indispensabile un cambio di prospettiva, al fine di aiutare noi tutti, ma soprattutto il giovane, a collocare in modo adeguato il successo, l’insuccesso, l’errore, non compromettendo benessere personale e motivazione (abbandono precoce).
c) Lo sci come gioco e divertimento: scii, ti diverti e impari
Nelle categorie giovanili, si curerà particolarmente la sciata in campo libero e ricorrenti saranno le attività multidisciplinari (es. neve fresca, freeride, salti, ma anche attività sportive diverse). Le abilità acquisite serviranno a ottimizzare il gesto tecnico (imparare a sciare) e la sicurezza dei bambini e dei ragazzi quando faranno allenamento tra i pali. Come consueto, svolgeremo attività agonistica federale, ma non in modo esasperato e proprio per questo sceglieremo gare che non sovraespongano i ragazzi ad un “di più” di frustrazione, ma in funzione della preparazione tecnica raggiunta.
d) Più chiarezza individuale (per atleti e genitori) sugli obiettivi personali, sì sfidanti, ma comunque realistici!
Una non chiara definizione degli obiettivi e delle potenzialità del giovane, rischia di creare confusione, insoddisfazione, attriti; che, spesso, non facilitano il processo e la qualità delle relazioni interne, da improntare a dialogo, fiducia, trasparenza. I nostri programmi, sia per la parte fisica, che sciistica e mentale, avranno una doppia centratura di obiettivi: una sul singolo, una sul gruppo. Se è vero – come è vero – che tutte le figure tecniche coinvolte lavorano per facilitare l’allineamento della prestazione reale del giovane con quella potenziale, va precisato che la prestazione potenziale non è astratta, ma attuale!